I problemi che si possono riscontrare durante un rapporto di fornitura telefonica sono talmente diversi che quando si vuole fare da soli col famoso “fai da te” allora si incontrano notevoli insidie.
Qui faccio una lista di alcuni errori frequenti nel “fai da te” che grazie a questi accorgimenti segreti potrai evitare:
1) Come disdire in modo corretto un’utenza telefonica?
Per chiudere un’utenza telefonica è necessario dare disdetta con la corretta procedura.
Di solito viene in mente di chiamare il call center per farsi dire la procedura corretta.
Spesso l’addetto su indicazione dell’operatore telefonico fornisce modalità alquanto informali, come una comunicazione via fax oppure via email.
Purtroppo seguendo queste indicazioni ci si trova nei pasticci.
È sempre bene segnarsi il codice operatore per poter eventualmente segnalare comportamenti o informazioni scorrette.
Quindi la modalità migliore per fare una disdetta è la raccomandata con ricevuta di ritorno. Però attenzione che anche con questa modalità ci possono essere dei grandi problemi.
Gli indirizzi dove si invia questa raccomandata: ecco questo è uno dei problemi. Attenzione all’Indirizzo. Inoltre la disdetta va firmata dal legale rappresentante o dal titolare (allegando un documento di riconoscimento).
2) Cosa succede se non paghi una fattura che include Tasse di concessione governativa?
Chi, per qualsiasi motivo, non paga una fattura telefonica contenente delle tasse di concessione governativa, deve sapere che l’operatore è un sostituto d’imposta e come tale paga l’imposta per conto del cliente. Quindi anche se ci sono importi non dovuti, se non paghi in toto la fattura questo potrebbe comportare a distanza di anni degli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate per mancati versamenti di tasse. Questa cosa è molto spiacevole. Quando non si vuol pagare il fornitore per svariati motivi conviene saldare almeno questa tassa. Specificando nella causale del pagamento che si tratta delle tasse di concessione governativa.
3) Come farsi restituire importi NON dovuti dalle compagnie telefoniche?
La difficoltà di richiedere degli accrediti (per importi non dovuti) risiede nella gestione della tua pratica che ne fa il call center.
È necessario perché una procedura di riaccredito vada a buon fine segnarsi oltre al numero dell’operatore con cui si è parlato, una volta riconosciuto il maltolto, anche il numero di pratica.
Il numero dell’operatore e della pratica servono ad essere sicuri dell’inserimento dell’importo, e ci permetteranno di poter sollecitare nel caso il riaccredito non sia avvenuto.
4) Come NON aver problemi col cellulare quando si viaggia all’estero?
Altri problemi possono nascere quando si genera traffico dall’estero in roaming. Spesso il cliente si ritrova a non poter effettuare telefonate per svariati motivi. Come ad esempio per mancanza di credito, o perché mancano determinati accordi di roaming…
Prima di partire bisognerebbe verificare un po’ di cose.
Infatti le ricaricabile business, quei profili per capirci senza la tassa di concessione governativa, prevedono un numero massimo di ricariche effettuate dall’estero.
Oltretutto bisogna stare attenti che la modalità di ricarica impostata sia automatica, altrimenti si rischia di rimanere senza credito e non poter usare il telefono.
Ecco che allora in questi casi una lettura esatta e corretta delle esigenze del cliente può far scegliere dei piani che prevengano questi problemi.
5) Il cliente che prova col “fai da te” ad ottenere cifre non dovute di solito fa danni e non ottiene il riaccredito. Quindi ha perso tempo ed ha ottenuto nulla.
Infatti senza avere gli strumenti e le conoscenze legali e burocratiche le persone non riescono a gestire la trattativa con l’operatore ad armi pari.
Si può chiedere di non pagare una o più fatture, si può contestare ovviamente quando si ritiene che non sia giusto pagare un servizio, ma bisogna farlo con le giuste modalità, altrimenti passate dalla parte del torto.
Ecco che una consulenza può farti risparmiare tempo e denaro.
6) Come evitare di ricevere un recupero crediti per spese di telefonia?
Se l’operatore ti chiede soldi arretrati e non hai fatto la contestazione in modo corretto può succedere che questo insoluto venga gestito da un’azienda di recupero crediti. E d’ora in poi comincerà a disturbarti in modo arrogante chiedendo il pagamento della bolletta con continue e ripetute telefonate.
Questo può comportare anche ad un eventuale arrivo di cartelle esattoriali… che possono proseguire anche con un’ingiunzione di pagamento.
Anche dopo molti anni, l’operatore telefonico terrà traccia dell’insoluto e potrà rifiutarsi di attivare qualsiasi servizio anche ai soci ed agli amministratori della società insolvente.
Ecco che andare a chiusura di una situazione di un contenzioso in modo corretto vi permette di risolvere questa problematica e risultare puliti di fronte alla legge, ed anche di fronte ad un operatore.
7) Come eliminare abbonamenti non richiesti che ti vengono ingiustamente addebitati dagli operatori telefonici in bolletta?
Forse sarà capitato anche a te oppure a qualche tuo conoscente di trovare degli addebiti non richiesti in fattura denominati “SMS Premium”. Questi sono abbonamenti a tutti gli effetti, attivati a tua insaputa anche durante una semplice navigazione su qualche sito internet.
Esistono delle società quotate in Borsa specializzate proprio in questo, che fanno anche pubblicità nelle più importanti emittenti televisive, che lucrano e ti “sottraggono” soldi anche senza nessuna tua autorizzazione.
Io consiglio ai miei clienti di chiamare l’operatore e farsi inserire il “Barring” dei servizi a sovrapprezzo, cioè effettivamente un blocco a questi servizi.
8) Perché l’agente monomandatario di telefonia non può esserti di aiuto?
Soprattutto per le aziende strutturate, quindi con molte sedi, come ti dicevo qualche articolo fa con Tricot, con molte utenze telefoniche e con molti numeri di cellulari è difficile destreggiarsi nel complicato mondo della telefonia.
L’agente monomandatario che si propone come referente unico… ovviamente porterà acqua al suo mulino decantando il proprio operatore come migliore sugli altri. Ovviamente nel caso in cui non avesse una tariffa competitiva o comunque non avesse la soluzione per quello specifico cliente, in ogni caso cercherà di accaparrarsi il contratto.
La soluzione consigliata è quella di ricercare un unico referente plurimandatario-superpartes che proponga la soluzione migliore (con maggiore risparmio e servizi di maggiore qualità) ottenendo risparmio di tempo ed il massimo risparmio economico.
9) Non te ne sei neanche accorto: ti hanno cambiato le condizioni contrattuali!
Cosa fanno gli operatori per recuperare un po’ di soldi persi dalla crisi? Ti mandano una comunicazione che cambieranno a breve le tue tariffe, di solito in peggio.
Questa informativa si trova nelle ultime pagine delle bollette, proprio in quelle pagine che nessuno legge. Ti scrivono che puoi recedere senza costi di disattivazione per recesso anticipato del contratto se lo richiedi entro 30 giorni.
In pratica è un tacito assenso.
Ti sembra corretto?
Questa cosa è un po’ tecnica, ed anche in questo caso posso esserti d’aiuto anche se sono passati più di 30 giorni.
10) Cambio di operatore di rete fissa: sei rimasto senza linea?
Molto spesso mi capita di sentire clienti che quando cambiano operatore telefonico si lamentano del fatto di essere rimasti senza linea fissa, per molto tempo, fino anche ad un mese.
Questo assolutamente non deve capitare.
Purtroppo quando non si hanno referenti idonei si rischia di perdersi tra le decine di telefonate al call center… senza risolvere nulla.
Non riesci a risolvere il problema perché non hai il canale giusto, non hai i contatti giusti, non sai chi chiamare, non conosci la natura del problema, e quindi sei costretto a chiamare il call center e non raggiungi il risultato di riottenere la linea.
Ancora peggio se si cerca di contattare il proprio venditore che si rende introvabile.
Perché succede questo?
Vieni messo in coda con le migliaia di richieste che l’operatore riceve ogni giorno.
E quindi succede che si apre una segnalazione che non viene risolta, e non viene messa come prioritaria… e va alla fine della lista delle cose da fare… mentre tu aspetti invano.
E credi sia facile chiedere dei danni nell’eventualità che ciò accada? È possibile se sai come farlo.
Lo possiamo fare col mio aiuto, però l’operatore rimborsa poco.
Loro vi vorrebbero riconoscere poche decine di euro per ogni giorno di disservizio. Magari avete perso clienti e business e €50 per una settimana di problemi dovrebbero appagarvi della cosa. Si può chiedere ovviamente molto molto di più col mio aiuto.
Se anche tu vuoi avere la sicurezza di avere un referente a te dedicato per risolvere, e soprattutto evitare in partenza, errori e problemi di questo tipo, scrivimi così studierò la soluzione migliore per te.
Mauro Miola
Consulente indipendente